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Data di pubblicazione:25/03/2009
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:“Riviera di notte senza treni. Così i turisti cambiano meta” “Black out alle 20, nessun collegamento con Nizza”
Testo dell’articolo:GENOVA - «L’incapacità italiana di fare turismo ha avuto un’ennesima conferma: da una parte si spendono centinaia di migliaia di euro per promuovere il nostro Paese, vedi le iniziative della Brambilla, dall’altra si tagliano i treni, che, se come dice Moretti non sono remunerativi per le Ferrovie, sono però funzionali all’afflusso turistico. Allora le valutazioni devono essere fatte nella loro completezza, per non vanificare le azioni con altre contrarie». Americo Pilati, presidente di Federalberghi Liguria, accusa il sistema ferroviario di penalizzare proprio la Riviera. In particolare, con l’estate, ciò che brucia è l’assenza di un collegamento in tarda serata dall’aeroporto di Nizza, ormai scalo di riferimento del Ponente. «A Nizza arrivano voli da tutta Europa. Non avete idea di quanti potenziali clienti perdiamo dalle 18 alle 21». L’ultimo treno Nizza-Roma parte alle 19. Questo vuol dire che, prendendo come riferimento gli arrivi di venerdì prossimo, ancora in bassa stagione, ci sono trenta atterraggi entro le 22 che non possono contare su un collegamento ferroviario, ma solo su taxi o pullman. Arrivano da Madrid, Parigi, Barcellona, Monaco, Strasburgo, Ginevra, Bruxelles, Zurigo, Vienna, Amsterdam, Monaco. «E mancano ancora importanti provenienze come Helsinki, Goteborg, Liverpool e Mosca, attivi da aprile» dice Pilati. «L’altro giorno un mio cliente - racconta il presidente di Federalberghi e titolare del Metropol di Diano Marina - mi chiedeva gli orari dei treni per andare al casinò di Sanremo. C’era un treno di andata, ma l’ultimo per il ritorno partiva alle 20,05. Mi ha detto se siano dei matti. Noi forse no, ma chi fa certe scelte probabilmente sì. Sanremo è città turistica, il casinò è la sua attrazione, ma bisogna andarci in macchina». Secondo il presidente degli albergatori, non poche agenzie che avevano già organizzato i viaggi da Belgio o Germania hanno dovuto far cambiare destinazione ai loro clienti o comunque rivoluzionare quanto già proposto perché è venuto a mancare il treno da Nizza. «Capisco che sia troppo mantenere un collegamento con Roma che parte alle 22, ma almeno la tratta fino a Genova potrebbe essere presa in considerazione» dice ancora Pilati. Cinquanta turisti per Alassio e 50 per Diano Marina «non saranno remunerativi per le Ferrovie, ma per gli albergatori e tutto l’indotto sì» fa notare il rappresentante della categoria. Se Pisa è l’aeroporto di riferimento per lo Spezzino e le Cinque Terre, il Colombo, che però ha pochi voli di linea e quindi non funziona nemmeno come appoggio per i charter, è soprattutto Nizza lo scalo per il Ponente ligure. «Siamo un angolo di Europa, ma un angolo sperduto», conclude Pilati.

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