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Data di pubblicazione:27/03/2009
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Ferrovie nel mirino: in provincia un altro caso che fa discutere
Testo dell’articolo:Trecento euro di multa da Trenitalia in meno di due anni, da quando la figlia A. R., 15 anni, tutte le mattine prende il treno delle 7 da Pietra Ligure per andare a scuola in un liceo di Savona: ora i genitori della studentessa hanno deciso di dire basta. Sotto accusa la «giungla» degli abbonamenti e l’eccesso di zelo di alcuni controllori. «A sentire i racconti di mia figlia, una ragazza “normale” e ben educata, in certe mattinate si assiste a un’azione sistematica, una “caccia” agli abbonati alla ricerca della minima irregolarità per poter fare multe». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è un episodio accaduto pochi giorni fa. «Mia figlia ha acquistato un abbonamento mensile alla biglietteria della stazione di Pietra Ligure - racconta la madre di A. - . Un controllore le ha fatto la multa, sostenendo addirittura che quello era un tagliando contraffatto. Su questo punto Trenitalia ha fatto marcia indietro ma è rimasta comunque l’ammenda di cento euro, “perchè l’abbonamento non era stato obliterato”. Ma allora mi chiedo: perchè quando mia figlia acquista gli abbonamnti mensili a Savona o Loano, tutto fila liscio e non c’è l’obbligo di passarli nella macchinetta per timbrarli e invece da Pietra sì? Questa doppia versione crea confusione ed è facile dimenticarsi di obliterare. Ci sono quelli a fasce chilometriche e quelli “normali”. A Pietra, pur avendo chiesto un abbonamento per il mese successivo, le hanno dato quello a fasce chilometriche, mia figlia ha scritto il suo nome ma non si è dimenticata di obliterare e l’hanno multata. Ma non è possibile prevedere per studenti e pendolari degli abbonamenti sempre uguali, semplici e senza il rischio di multe?». La madre di A. racconta altri episodi. «Una mattina mia figlia non aveva con sè la carta d’identità. Il controllore ha chiamato la Polfer ed è stata accompagnata negli uffici della polizia ferroviaria di Savona da dove mi hanno chiamato per un controllo. In meno di due anni sono arrivate a casa tre multe, ciascuna da circa 100 euro. Per le prime due ho protestato e Trenitalia le ha dimezzate. Ora c’è quest’altra ammenda ma non siamo più disposti a pagare. Certamente d’ora in avanti impedirò a mia figlia di farsi l’abbonamento a Pietra Ligure. Andremo ad acquistarlo in qualche agenzia di viaggio o in altre città. Mi toccherà perdere quasi un’ora di tempo e anche questa è un’ingiustizia. Credo che verso i pendolari e in particolare gli studenti Trenitalia dovrebbe usare un atteggiamento diverso. Come ho letto ieri nella protesta dei pendolari piemontesi per il caso degli abbonamenti on-line, l’assessore regionale Borioli sostiene che “Trenitalia è l’unica azienda che mette in discussione la buona fede dell’utenza”». La protesta dei genitori della studentessa è condivisa da altri pendolari: «Già dobbiamo fare i conti con ritardi, soppressioni e sporcizia: certi atteggiamenti sono ancora più inaccettabili».

Trenitalia: è tutto in regola ma si può sempre fare reclamo
«E tutto molto chiaro e non c’è la minima irregolarità», replicano all’ufficio stampa di Trenitalia. «Esistono due tipi di abbonamenti mensili: uno a fasce chilometriche, più piccolo e più comodo, che si può acquistare anche in anticipo, reso valido al momento in cui il titolare scrive sopra il suo nome e il mese in cui intende utilizzarlo. L’altro è quello di dimensioni più grandi, su cui vengono già inseriti il nominativo e la data di inizio e termine, che quindi non deve essere obliterato. Evientemente il biglietto della studentessa non era stato compilato correttamente. Ritieniamo che le informazioni siano molto chiare e basta un minimo di attenzione per evitare una multa». Trenitalia ricorda che esiste comunque la possibilità di presentare reclamo, utilizzando il sito Internet (www.ferroviedellostato.it), cliccando poi su Trenitalia e Area clienti, oppure rivolgendosi direttamente in biglietteria chiedendo l’apposito modulo. «La risposta arriverà nel giro di un mese». Intanto proseguono le polemiche per il nuovo orario estivo di Trenitalia. Gabriele Saldo (FI) ha presentato un’interrogazione in Regione per denunciare «il crescente isolamento del ponente ligure, con ripercussioni negative sul turismo. Mentre proseguono i lavori per il raddoppio ferroviario tra San Lorenzo al Mare e Andora, dall’altra parte si preannunciano tagli a collegamenti importanti con il nord e centro Italia». In vista dell’estate c’è attesa anche per conoscere corse e orari dei pullman, soprattutto nelle ore serali e notturne, in grado di collegare le province di Savona e Imperia. Andora è considerata il capolinea. L’estate scorsa l’ultimo bus in direzione Sanremo partiva alle 23,35, seguito da altre due (a mezzanotte e 35 e l’una e 5) ma limitati a Imperia. Se non cambierà qualcosa, non solo in treno ma anche in pullman la Riviera estiva risulterà mal servita dai trasporti pubblici. Un problema che scoraggia gli spostamenti dei turisti è proprio la difficoltà, in certe ore, di trovare un pullman o un treno utile. E non sempre è facile acquistare un biglietto, considerando che spesso le macchinette sono fuori uso o non accettano le carte di credito.

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