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Data di pubblicazione:01/04/2009
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Le Ferrovie: treni in orario
Testo dell’articolo:Rfi risponde all’ultimatum degli assessori regionali di Piemonte e Liguria per i disservizi sulla linea Genova-Acqui e Acqui-Alessandria. I pendolari: «Risposta insoddisfacente»
Acqui Terme. «Si desidera precisare che nel 2008 l’indice di puntualità sul sistema di linea Genova-Ovada-Acqui-Alessandria è stato pari al 91% dei treni. L’inizio del 2009 ha visto una flessione nei mesi di gennaio e febbraio e una ripresa nel mese di marzo in linea con i risultati del 2008. Pertanto non si ravvisano problemi di tracce orarie in quanto i disservizi sono stati causati da situazioni contingenti di guasto materiale rotabile o di anormalità dell’infrastruttura, in alcuni casi anche per condizioni meteo».

Così c’è scritto nella lettera che RFI ha inviato agli assessori regionali ai Trasporti di Liguria e Piemonte, in risposta a quanto lamentato dai pendolari e verificato concretamente dai due amministratori. I due assessori avevano inviato una sorta di ultimatum a Trenitalia, tanto da minacciare drastici provvedimenti in sede di rinnovo del contratto di servizio. La risposta di Trenitalia è stata molto chiara: dunque, non si ravvisano particolari problemi, e comunque non così gravi da giustificare la levata di scudi.

Ma se dai due assessorati non sono ancora giunte contro-dichiarazioni ufficiali, a parlare sono i pendolari. «Questa risposta non ci soddisfa affatto - tuona Alfio Zorzan, presidente dell’associazione pendolari dell’acquese - si tratta di una risposta sterile e generica che non credo possa soddisfare gli assessori Vesco e Borioli».

D’altronde, gli stessi pendolari una decina di giorni fa hanno inviato all’assessorato ai Trasporti di Liguria e Piemonte, una sorta di decalogo che dovrebbe essere preso in considerazione nella stipula dei contratti di servizio: maggiore puntualità e informazione all’utenza, di migliore pulizia delle carrozze e, non da ultimo, di tariffe di biglietti.

«A questo punto - aggiunge Zorzan - vorrei sottolineare un fatto riconosciuto anche dalle Regioni che pagano i servizi a Trenitalia: gli elevati indici di puntualità sono ricavati agli arrivi ai capolinea dove, negli ultimi anni, sono stati artificiosamente allungati i tempi di percorrenza tra le ultime stazioni». Mentre, secondo i pendolari, non sarebbero considerati i ritardi nelle stazioni intermedie dove spesso di registrano ritardi maggiori di 10-15 minuti mentre l’arrivo al capolinea risulta entri i “fatidici” cinque minuti. «In secondo luogo - continua Zorzan - gli indici di puntualità sono calcolati sul totale dei treni circolanti durante la giornata e non solo su certe fasce orarie di punta dove viene trasportato il 70% dei pendolari».

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