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Data di pubblicazione:01/04/2009
Fonte:La Stampa edizione di Vercelli
Titolo dell’articolo:Truffe con la biro alla biglietteria della stazione
Testo dell’articolo:Magari è la crisi economica che aguzza l’ingegno per cercare di arrotondare lo stipendio. Fatto sta che, secondo i risultati di un’inchiesta che la Polfer non conferma ufficialmente, due dipendenti delle Ferrovie nelle scorse settimane avrebbero, l’uno all’insaputa dell’altro, deciso di fare la cresta sui biglietti emessi. Nell’era dell’alta tecnologia è più prudente non usare i computer che lasciano troppe tracce, bensì tornare al metodo manuale in disuso ormai da decenni, però più sicuro se si vuole operare sottobanco. E per giustificarsi vale la spiegazione contro cui ci si scontra spesso agli sportelli: «Il sistema è fuori uso». Capita così sovente che ormai non ci si fa più caso. Così avrebbe fatto, secondo le accuse, il bigliettaio in servizio alla stazione di Vercelli: invece di inserite i dati nel computer che provvede in automatico a calcolare il costo del viaggio e a stampare il documento, ha compilato a mano con la biro matrici in bianco che evidentemente circolano ancora negli uffici. I biglietti erano perfettamente regolari e non avrebbero insospettito il controllore sul treno. Le ricevute invece venivano fatte sparire e il denaro intascato dall’impiegato infedele. Non si sa - perché nessuno rilascia commenti o dà conferme - cosa abbia sollevato i sospetti e determinato l’apertura dell’inchiesta, ma gli agenti della Polfer avrebbero già trovato almeno una decina di biglietti non registrati tra le entrate dello sportello. Piccole cifre, che avrebbero potuto facilmente passare inosservate L’altro ferroviere coinvolto nelle indagini sarebbe un controllore che prestava servizio sulla tratta Torino-Milano. Questi è lecito supporre che si sia intascato i soldi dei biglietti emessi sul treno o quello delle multe a carico dei viaggiatori. Non è chiaro con quale tecnica facesse sparire le ricevute e che dimensioni abbia l’ammanco. E’ curioso il fatto che il controllore sia entrato in azione quasi contemporaneamente al bigliettaio. L’inchiesta della Polfer sarebbe finita o comunque il rapporto è già stato trasmesso alla Procura che ha denunciato i due ferrovieri per peculato. Trenitalia non fa commenti: «C’è un’indagine aperta, attendiamo i risultati». Pare comunque che i due siano stati trasferiti ad altri incarco. Forse lontano dai soldi.

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