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Data di pubblicazione:07/04/2009
Fonte:IlPonente.com
Titolo dell’articolo:Metropolitana Ligure? Un dibattito a Savona
Testo dell’articolo:Incontro ieri sera nella Sala Rossa del Palazzo comunale a Savona sulle infrastrutture e il futuro della “Metropolitana Ligure”. La tavola rotonda ha visto la partecipazione di Paolo Forzano (presidente Comitato Casello Albamare (organizzatore del convegno), Enrico Vesco (assessore regionale ai trasporti regione Liguria), Maurizio Oberti (direttore Marketing Stadler, società svizzera che produce treni metropolitani), Silvano Roggero (Direttore Regionale Trenitalia Liguria), Giuseppe Arena (Arenaways operatore ferroviario metropolitano), Bruno Sessarego (presidente AMT Genova), Franck-Olivier Rossignolle (Ad Transdev Italia) e del presidente dell’ACTS Paolo Marson.
Paolo Forzano ha introdotto la serata dicendo che il Comitato Casello Albamare ha nel suo statuto “la tutela e vivibilità del territorio, tramite progetti e proposte finalizzate al miglioramento delle vie di comunicazioni presenti ed attuabili con un minimo impatto sul territorio stesso”, ed è dunque assolutamente favorevole a uno sviluppo del trasporto pubblico. Una “metropolitana ligure” che usasse l’esistente infrastruttura, ha sottolineato, sarebbe un’ottima soluzione poiché praticamente “non avrebbe bisogno di nessun nuovo intervento se non quelli da tempo riconosciuti e programmati”.
D’altra parte a Genova, nonostante vecchi preesistenti problemi strutturali, si è sviluppata una metropolitana Voltri-Nervi la quale ha accresciuto i problemi del ponente con vistose dilazioni dei tempi di percorrenza; l’apertura a Genova di nuove stazioni metropolitane peggiorerebbe ulteriormente la situazione, assommandosi a un servizio di Trenitalia che ormai registra quotidianamente la soppressione di treni, ritardi, guasti materiali, insufficienti informazioni pulizia e decoro. L’ipotesi di Forzano guarda alla possibilità di “una metropolitana ligure e magari ligure-piemontese”, con mezzi più moderni e possibilmente integrata più razionalmente con il servizio su gomma.
Franck-Olivier Rossignolle di Transdev (partner di AMT Genova) ha anch’egli sottolineato l’esigenza dell’integrazione del trasporto su gomma con la ferrovia, un accordo sulle tariffe e la necessità di un biglietto unico ferrovia-bus.
Silvano Roggero, direttore regionale di Trenitalia, ha da parte sua riconosciuto la scarsa qualità del servizio reso, ricordando tuttavia che la vetustà del parco mezzi di 28 anni in media, associata a un rinnovo contrattuale dell’accordo con la regione per il servizio metropolitano - troppo corto (1 anno) - rende problematico fare investimenti che invece devono avere un ammmortamento su un più lungo periodo.
Dal punto di vista delle soluzioni tecnologiche disponibili, Maurizio Oberti ha illustrato nel suo intervento la produzione Stadler, orientata prevalentemente a treni metropolitani, con particolari caratteristiche di accelerazione-frenatura per una elevata velocità media su tratte con frequenti stazioni, accoppiata ad una grande velocità di incarrozzamento, per ridotti tempi di carico-scarico persone in stazione.
È stata poi quindi presentata brevemente dal consigliere comunale di Cairo Montenotte l’iniziativa portata avanti dal comitato sviluppo Savona-Valbormida di un servizio integrato di trasporto tra ACTS e un treno metropolitano ancora da istituirsi, con un percorso Cairo-Vado sul tracciato FS, arricchito dalle fermate di Carcare, Cadibona, Lavagnola, Legino, Zinola.
È poi intervenuto l’avv. Marson con una panoramica sulla evoluzione che ha avuto l’ACTS sotto la sua presidenza. Risanamento dei conti “in primis” e poi miglioramenti nei percorsi, spostamento stazione bus a Mongrifone, miglior manutenzione e formazione del personale: ora l’ACTS, ha assicurato Marson, pensa a rinnovare il parco mezzi e guarda al futuro con una base solida.
L’Assessore regonale ai Trasporti Enrico Vesco in un suo conclusivo intervento - molto lungo e dettagliato - ha riconosciuto lo stato di grave carenza del servizio e la necessità di intervenire con un sostanzioso ricambio dei materiali rotabili. Ha inoltre sottolineato come la Regione Liguria, complice anche l’orografia tormentata, faccia un uso molto elevato del trasporto pubblico, e che la redditività della biglietteria supera il 50% del costo del servizio, contro un minimo di legge del 35%.
Ad ascoltare gli interventi un folto pubblico nella Sala Rossa, gremita fino alle 11.40, abbondantemente oltre l’orario concesso; data l’ora tarda, non è stato possibile aprire un dibattito con i presenti.

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