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Data di pubblicazione:12/04/2009
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Giornata di disagi per chi è arrivato con il treno
Testo dell’articolo:Un problema contingente, certo ma che, purtroppo, si ripete spesso e, soprattutto, diffuso, nel senso che un giorno riguarda il regionale, l’altro l’intercity, l’altro ancora l’interregionale. Già, anche ieri ci sono stati disagi, ritardi, proteste per i disservizi che le ferrovie hanno creato. Il primo «allarme» nella tarda mattinata di ieri. Il regionale da Ventimiglia diretto a La Spezia che alle 11,04 dovrebbe fermare ad Albenga (dovrebbe perchè, in effetti, tutti i giorni viaggia con un ritardo di 10/15 minuti, al punto che i pendolari si chiedono perchè non sia messo nell’orario ufficiale alle 11,15) già all’uscita da Albenga rallenta, si ferma, riparte. Un volta a Pietra Ligure, però, il convoglio si ferma sul quarto binario, quello dell’attesa. E attesa è stata. Più di mezz’ora senza che nessuno, a bordo o dall’altoparlante della stazione, spiegasse il perchè dell’antipatica e prolungata fermata. «Guasto al locomotore», è stata, dopo tanto, la laconica spiegazione di un ferroviere sul marciapiede. Al locomotore? E gli altri treni, quelli in arrivo da Genova, Milano, Torino e quelli diretti a Levante? Nessuna risposta. «Forse c’è stato un problema sulla linea», la seconda laconica spiegazione del ferroviere sul marciapiede. Evviva la gentilezza e la chiarezza. Ma il «momento no» per i collegamenti ferroviari è proseguito per tutta la giornata. Ritardi dai 5 ai 50 minuti si sono ripetuti sulla maggior parte dei convogli. Il regionale da Milano Centrale diretto a Ventimiglia delle 19,11 a Savona è arrivato con 43 minuti di ritardo, solo per dirne uno. Ma i ritardi si sono accumulati treno dopo treno, convoglio dopo convoglio. E, si è aggiunto al danno, la beffa delle comunicazioni in stazione: «Trenitalia si scusa dei disagi», ha ripetuto a tambur battente la metallica voce registrata dall’interfono della stazione di Savona. E pazienza se l’Aurelia (vedere il pezzo a lato) è «strozzata» a Capo Noli e, quindi, ha convinto molti turisti a scegliere il più comodo e sicuro treno. E pazienza se i biglietti aumentano (anche se nel Ponente la situazione dei binari è quella che è e i vagoni sono sistematicamente sporchi). E pazienza se le stazioni (Pietra Ligure docet) sono sempre più abbandonate con le biglietterie che addirittura sono chiuse per ferie nel periodo pasquale. C’è la Frecciarossa, orgoglio italiano. Ma per piacere...

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