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Data di pubblicazione: | 26/05/2009 | |
Fonte: | La Stampa edizione di Cuneo | |
Titolo dell’articolo: | Cuneo-Nizza, treno deraglia. Nessun ferito ma il convoglio merci ha piegato 3 chilometri di binari | |
Testo dell’articolo: | ROCCAVIONE - La linea ferroviaria internazionale Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza è interrotta da ieri alle 15,20. E non si sa quando potrà essere riaperta. Il blocco è stato causato da un incidente avvenuto ieri pomeriggio, tra Robilante e Roccavione. Il vagone di un treno merci è deragliato ed è uscito dai binari. Ma il convoglio si è arrestato solo tre chilometri dopo, sul ponte tra Roccavione e Borgo San Dalmazzo. Non ci sono stati feriti, ma i danni sulla linea sono ingenti. La dinamica dell’incidente è chiara, gli aspetti tecnici ancora no. Il personale di Rfi (Rete ferroviaria italiana) è giunto sul posto poche ore dopo l’incidente. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni. Il convoglio - venti vagoni pieni di klinker - era stato caricato alla Buzzi Unicem, attorno alle 15. Doveva essere consegnato a Trino Vercellese. Qualcosa però è andato storto fin da subito. Il vagone deragliato, infatti, era stato scartato in fase di carico perché «ritenuto non idoneo» insieme a un secondo. «Alle volte capita - dice Bruno Vendemia, responsabile della gestione dei treni per lo stabilimento Buzzi Unicem di Robilante -, e in questi casi segnaliamo il problema a Cuneo e i resposabili delle ferrovie fanno poi revisionare il vagone». Il convoglio parte dallo stabilimento. Secondo la ricostruzione il vagone che poi è deragliato - l’undicesimo dalla motrice - inizia a svirgolare e a danneggiare binari e massicciata. Al primo passaggio a livello di Roccavione, trancia parzialmente le piastre nere di materiale plastico che consentono alle auto di attraversare la linea. Poi le ruote di ferro iniziano a scavare un profondo solco nella massicciata di ghiaia. Il vagone urta un palo che regge la linea elettrica. Solo a quel punto il macchinista si accorge che qualcosa non va e aziona i freni. Alla Polfer riferirà di aver visto «la lina elettrica ondeggiare». Il convoglio si ferma sul ponte, a fianco del complesso Italcementi. Il vagone è piegato su un fianco. Il gancio anteriore regge ancora, quello posteriore è tranciato. La linea elettrica viene subito disattivata e si chiamano i soccorsi. Intervengono vigili del fuoco, carabinieri e gli agenti della Polfer che raccolgono testimonianze. Quanto ci vorrà per riparare i danni? Alcuni tecnici ieri parlavano di una settimana. «Mi sembra troppo - dice Mario Elia, protavoce delle Ferrovie -: diciamo che ci vorranno almeno ventiquattrore. In questo momento non possiamo fare previsioni accurate. Intanto abbiamo istituito un servizio autobus tra Cuneo e Limone, con orari e fermate dei convogli. Poi sarà necessario togliere il vagone deragliato e ripristinare la linea». | |
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