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Data di pubblicazione:31/05/2009
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Anche gli Intercity affidati alle Regioni?
Testo dell’articolo:L’idea è quanto meno stravagante, viste le difficoltà per siglare il contratto di servizio che regola il trasporto locale, eppure per i vertici di Trenitalia è già più di un’ipotesi: affidare alla Regione anche gli Intercity. «Al momento non ne abbiamo mai parlato, né ufficiosamente né tantomeno ufficialmente», chiosa l’assessore Vesco che, comunque, non chiude la porta a questa eventualità: «Non siamo indisponibili», dice infatti, ponendo però subito dopo le due condizioni che possono rendere fattibile la questione e, cioè, «certezze in fatto di risorse e di servizi». Un progetto, quello di sfilarsi dalla gestione degli Intercity per consegnarne la competenza alla Regione, che le Ferrovie cullano da qualche tempo perché permetterebbe loro di dedicarsi pressoché totalmente all’alta velocità. La Regione, malgrado i rapporti non certo facili con l’azienda, non esclude l’eventualità anche perché, racconta Enrico Vesco, «da tempo i pendolari avanzano una pressante richiesta in questo senso». Ci sarebbero però più punti da chiarire, a partire dal fatto che si tratta di collegamenti veloci che collegano più regioni. Il vero problema, ancora una volta, è rappresentato dai finanziamenti, soprattutto dopo la decisione del governo di tagliare i finanziamenti a questo servizio. D’altra parte è proprio su risorse economiche e investimenti che nelle scorse settimane si è consumata la rottura sui servizi regionali, e quando la firma sembrava vicina. Quando infatti la Regione aveva accettato la richiesta dell’azienda di conteggiare anche l’Istat (per un valore di circa 5 milioni all’anno per sei anni) raggiungendo quindi i 100 milioni (cifra a cui vanno aggiunti i 50 provenienti da biglietti e abbonamenti), Trenitalia ha alzato l’asticella chiedendo 150 milioni (più i biglietti). E offrendo in cambio solo un investimento di 10 milioni, «che significa un solo treno nuovo in sei anni», conclude l’assessore.

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