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Data di pubblicazione: | 03/06/2009 | |
Fonte: | La Stampa edizione di Imperia | |
Titolo dell’articolo: | Sanremo: stazione catacomba black-out generale | |
Testo dell’articolo: | La stazione ferroviaria di Sanremo, che si vorrebbe di valore internazionale, dai servizi infallibili e super-efficienti, l’altra sera si è trasformata in una catacomba. Un black-out generale ha fatto piombare nel buio l’intero scalo, mandato in tilt la biglietteria, costretto i viaggiatori in arrivo e in partenza a confrontarsi con una improvvisa «mosca cieca» tutt’altro che divertente visto che l’illuminazione d’emergenza ha rivelato tutta la sua insufficienza a sostenere l’attività dello scalo. Nessun generatore di emergenza ha funzionato (sempre che ne esistano). In tilt i computer, i display con le informazioni ai viaggiatori, le biglietterie automatiche, e anche i tapis-roulant che facilitano la percorrenza del lungo corridoio di accesso ai binari (che già nella quotidianità funzionano a singhiozzo). Al buio anche il presidio della polizia ferroviaria (per quanto non ci fosse alcun agente in servizio, e senza che nessuno sia stato inviato neppure dal vicino commissariato in concomitanza con l’emergenza). Ad essere stata esclusa dal black-out, fortunatamente, è stata la linea elettrica ferroviaria che nelle circa due ore di «limbo», tra le 19,05 e le 20,45 di lunedì sera, ha portato comunque cinque convogli in stazione. Un bene per l’orario di Trenitalia, un po’ meno per i viaggiatori che sono stati costretti a trovarsi all’improvviso in una «camera buia». Una brutta esperienza per i tre treni Regionali e un Intercity/Plus in arrivo da levante e per l’unico regionale in partenza da ponente. «Il disservizio è stato immediatamente segnalato a Rfi - spiegano dall’ufficio stampa delle Ferrovie - e una squadra di operai in reperibilità si è subito portata a Sanremo per procedere alla risoluzione del problema. La riattivazione dell’energia è avvenuta in tempi solleciti». Vista la giornata festiva non si è saputo di più, soprattutto in merito all’origine del black-out (che comunque non ha interessato la «cabina di controllo» che sorveglia i binari e i parametri di sicurezza della linea).
I passeggeri hanno comunque denunciato la gravità del disservizio. Qualcuno ha dovuto rinunciare alla partenza e a dominare è stata una incertezza generale vista anche la totale assenza di personale addetto all’accoglienza o comunque all’assistenza dei viaggiatori. Un fatto grave per uno scalo internazionale quale è quello di Sanremo che per le Ferrovie, sembra un paradosso ma è proprio così, non è neppure più una stazione vera e propria ma una semplice «fermata» (causa l’assenza di scambi e di addetti alla manovra). | |
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