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Data di pubblicazione:04/06/2009
Fonte:La Stampa edizione di Aosta
Titolo dell’articolo:Assalto al treno in corsa: colpito da sassi o biglie il Torino-Aosta, contusa una passeggera
Testo dell’articolo:Un attacco stile Far West al treno regionale 9859 Torino-Aosta. E’ accaduto alle 23,15 di martedì in aperta campagna, tra le stazioni in disuso di Rodallo e Caluso, nel cuore del Canavese. «Mi è sembrato di tornare indietro negli anni, quando i treni venivano attaccati da banditi per derubare i passeggeri - racconta nella stazione di Aosta Francesco, uno dei due macchinisti in servizio su quel convoglio -. Ho sentito come degli spari. Un fragore infernale, e il pensiero è subito corso a tre settimane fa, stessa tecnica stesso rumore e soprattutto stessi vetri in frantumi con un buco al centro del finestrino». Questa volta sono due i finestrini mandati in frantumi ma rimasti miracolosamente attaccati al telaio, con un buco grosso quanto un arancia. Come se qualcuno avesse aperto il fuoco scaricando contro i vagoni del regionale una rosa di pallettoni. «L’odore della polvere da sparo l’ho sentita, era forte e l’ho riconosciuta distintamente - prosegue Francesco -. Sono convinto che qualcuno nel buio della campagna di Rodallo abbia sparato contro il treno». Davanti al vetro bucato nella carrozza centrale dove c’erano almeno una dozzina di passeggeri, il capotreno Luca Manzo cerca una spiegazione. Perplessi gli investigatori, più propensi a ipotizzare un lancio di pietre da parte di teppisti. Solo una donna, che aveva preso posto sotto uno dei due finestrini distrutti, ha riportato un leggero graffio, senza tuttavia dover ricorrere alle cure mediche. Per il resto dei passeggeri, solo tanta paura e nulla più. Sul regionale viaggiavano anche due famiglie con al seguito altri ragazzi, rientrati a Caselle in aereo dopo una breve soggiorno in Francia. Sono scesi ad Ivrea e ad Aosta. Altri avrebbero voluto scendere dal convoglio fermo in aperta campagna per oltre due ore, con il cordone protettivo di Polfer e carabinieri per i primi accertamenti. Sul regionale 9859, che a quell’ora faceva l’ultima corsa della giornata per la Valle d’Aosta, viaggiava un centinaio di passeggeri. Il treno è poi proseguito arrivando ad Aosta alle 2,30 dove si è fermato su una linea di servizio. Ieri ci sono stati i controlli da parte di funzionari di Trenitalia, della polizia ferroviaria di Torino e degli uffici investigativi di Torino e Aosta. L’ipotesi degli spari contro il convoglio, dopo i rilievi della polizia scientifica di Aosta, è stata accantonata. All’interno dei due scompartimenti colpiti dai teppisti da sassi o, come specificano gli investigatori, da biglie d’acciaio, non è stato trovato nulla. È possibile che i corpi contundenti, dopo aver colpito i finestrini, per effetto della velocità del convoglio (che in quel momento superava i cento chilometri orari) siano rimasti all’esterno del treno, finendo nella scarpata. Ieri intanto Trenitalia ha presentato una denuncia contro ignoti, per danneggiamenti.

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