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Data di pubblicazione:05/06/2009
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Passaggio a livello guasto manda in tilt le ferrovie
Testo dell’articolo:BIELLA - Un guasto a un passaggio a livello ed ecco che il sistema ferroviario biellese denuncia per l’ennesima volta tutta la sua fragilità, mentre va in scena l’ennesima beffa ai pendolari. Ieri mattina, verso le 7, la stazione San Paolo è un via vai di studenti e lavoratori diretti o verso Milano o Torino: tutti si affrettano tra la biglietteria e i binari, tra il caffè al volo e l’edicola dei giornali. Qualche chilometro più in là, in direzione Novara, uno dei passaggi a livello si blocca: il guasto, impone, per motivi di sicurezza, lo stop ai treni in transito. Il disservizio è servito. La prima conseguenza è un ritardo del treno che va a Novara e, come risultato immediato, saltano tutte le coincidenze, comprese quelle con i bus. Ma l’effetto domino coinvolge anche i pendolari in partenza verso il capoluogo regionale. Per una gestione del servizio ferroviario comprensibile solo agli addetti ai lavori, il treno per Torino «non alloggia» alla stazione San Paolo, ma arriva da Novara. E poichè su questa linea il transito è bloccato per il guasto al passaggio a livello, il treno non può rispettare l’orario. Nuovi ritardi e nuove arrabbiature per i pendolari diretti a Torino. L’annuncio dei ritardi vola sui cellulari da un capo all’altro della linea ferroviaria. Alcuni sms arrivano anche all’ex assessore provinciale Marco Abate che, quando si occupava di ferrovie, aveva lasciato il suo numero ai pendolari affinchè gli segnalassero immediatamente guasti e disservizi. Nell’arco di un’ora o poco più, l’effetto domino si esaurisce e il traffico ferroviario riprende con il normale tran tran. Sino al prossimo guasto che verrà. Ci sono molti ostacoli ancora da superare per migliorare il servizio ferroviario. Il primo è l’eccessivo numero di passaggi a livello (61) che si aprono sulla Biella-Santhià-Novara: Rfi si è impegnata a elaborare un’ipotesi di aggiornamento dei sistemi tecnologici, ma il traguardo è ancora lontano. La Provincia ha già avviato sopralluoghi tecnici sui passaggio a livello, ma definire un piano di riduzione non è semplice.

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