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Data di pubblicazione:14/06/2009
Fonte:La Stampa edizione di Vercelli
Titolo dell’articolo:Salta la fermata a Rho, i pendolari in guerra: per i vercellesi quasi raddoppiati i tempi di viaggio
Testo dell’articolo:VERCELLI - Quando sotto la pensilina hanno visto i volantini quasi non ci volevano credere. Anche perchè non erano un comunicato delle Ferrovie ma di un semisconosciuto centro sociale. Invece la notizia è vera. Da oggi, con l’entrata in vigore dell’orario estivo, sulla linea Torino-Milano viene soppressa una fermata storica, quella di Rho, sostituita con quella della Fiera dove si trova l’interscambio con la metropolitana. I pendolari vercellesi sono trasecolati. Sono trenta i treni che non si fermeranno più nella città lombarda, per molti la stazione più comoda (o meno scomoda) per raggiungere il posto di lavoro. Ma anche la fermata più vicina per gli universitari che studiano al Politecnico di Milano. Roberto Ferrara viaggia da quindici anni sull’Interregionale che parte da Vercelli alle 6,45: «Il nostro treno non ferma neppure a Fiera. E ufficialmente nessuno ci ha detto del cambio. Nè a noi, nè alle associazioni dei consumatori a cui abbiamo già chiesto di intervenire». Come arrivare allora? Erion Duhanxhiu è pendolare da 12 anni: «Anche se la voglia sarebbe quella di tirare la maniglia e far fermare il treno, cercheremo una soluzione alternativa. Ognuno di noi ha un problema diverso, ma saremo in molti a scendere a Novara per prendere il “passante” delle 7,19 e arrivare a Rho alle 7,52. Un orario che comunque mette in difficoltà sul posto di lavoro». Per il ritorno, trafila identica. Si scende a Magenta o Novara e si aspetta il «passante». «La nostra giornata lavorativa si prolungherà di circa un’ora, se non ci sono ritardi», continua Ferrara. Per percorrere 56 chilometri, i pendolari vercellesi dovranno prevedere un’ora e venti minuti di viaggio contro i 45 minuti del passato. «Non solo - conclude Denise Audino, insieme a Patrizia Brusa ed Egidio Condino -. Quasi tutti abbiamo un abbonamento mensile. E dal 15 giugno abbiamo pagato un servizio che non c’è più. Va peggio a chi ha fatto un abbonamento in prima: sul “passante”, su cui sarà costretto a salire, c’è solo la seconda classe. E si viaggia su treni sporchi e pieni». Che novità.

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