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| Data di pubblicazione: | 15/06/2009 | |
| Fonte: | http://tim_ambiente.ilcannocchiale.it/ | |
| Titolo dell’articolo: | Velocizzazione treni sulla linea Torino-Bra | |
| Testo dell’articolo: | Abbiamo trovato all'indirizzo http://tim_ambiente.ilcannocchiale.it/2009/06/15/trasporti_ferrovie_proposte_da.html una lettera, la cui origine è a noi sconosciuta ma, vista l'importanza dell'oggetto, riportiamo integralmente.
Spett.le RFI Direzione Compartimentale Movimento Torino Via Nizza 2 Bis 10100 Torino Oggetto: Velocizzazione ed implemento del Traffico Treni sulla Linea commerciale Torino - Bra Ci sono giunte varie richieste da parte dell’Utenza di Trenitalia e che quotidianamente sono utilizzatori, dei servizi da quest’I.F. offerti sulla tratta di cui all’oggetto. Da un attento esame delle problematiche, emerge in modo palese la difficoltà ad avere una puntualità costante, particolarmente nelle ore di maggior traffico. Questo problema si acuisce tra l’altro, considerando l’ormai vecchio sistema di distanziamento treni adottato nella tratta Carmagnola – Trofarello, proprio per l’attesa di inoltro nella successione treni da Carmagnola verso Torino. Quando il treno precedente ha maturato del ritardo, inevitabilmente tutti treni successivi devono attendere il via libera solo dopo il consenso della stazione successiva, il che comporta attese che arrivano fino a 8-10 minuti. L’adozione di un più attuale sistema di Blocco Elettrico Automatico (BEA) a nostro avviso, consentirebbe il contenimento dei ritardi, in particolar modo nelle fasce pendolari e darebbe la possibilità per alcuni treni di codesta fascia, ad essere inviati come oltre la stazione confine di Carmagnola, estendendo per essi il confine alla stazione di BRA e favorendo i viaggiatori diretti Bra, i quali potranno giungere a destino con maggior confort, considerando che la maggior parte delle volte, per costoro, il cambio treno nella località di Carmagnola, da come esito il dover viaggiare per il rimanente tempo quasi sempre in piedi, essendo il treno originario da quest’ultima. L’investimento iniziale richiesto, probabilmente comporterà una rimodulazione dell’attuale sistema occupazionale, ma certamente potrà essere considerato come investimento per migliaia di cittadini della regione Piemonte. Torino 15 maggio 2009 | |
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