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Data di pubblicazione:21/06/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Va in tilt uno scambio bloccati quaranta treni
Testo dell’articolo:La giornata nera delle Ferrovie incomincia alle 13,18. Una «disconnessione del telecomando» che regola gli scambi e i segnali nel «quadrivio Zappata», un fascio di binari coperti da una galleria sotto largo Orbassano. Alle 14,05 il secondo guasto, questa volta alla linea elettrica aerea, per l’alimentazione dei treni. Paralizzate Porta Susa e pesanti ritardi a a Porta Nuova. Canavese isolato, come anche Milano e il Nord-Est. Il guasto ha «graziato» soltanto la linea Lingotto-Modane. I numeri: 10 treni con ritardi medi di mezz’ora sul tratto Porta Nuova-Modane; 8 interregionali cancellati sul tratto Porta Nuova-Milano e 8 regionali cancellati nel tratto Porta Nuova-Chivasso; sempre sulla Porta Nuova-Milano, dieci treni con un ritardo medio di 50 minuti (le punte sono un Eurostar con 100 minuti e un Intercity con 150); cancellati tutti (6) i treni sul tratto Lingotto-Milano.

Guasto manda in tilt le Ferrovie Ritardi di ore e treni cancellati
La giornata nera delle Ferrovie incomincia alle 13,18. Una «disconnessione del telecomando» che regola gli scambi e i segnali nel «quadrivio Zappata», un fascio di binari coperti da una galleria sotto largo Orbassano. Alle 14,05 il secondo guasto, questa volta alla linea elettrica aerea, per l’alimentazione dei treni. Una doppietta che ha paralizzato la stazione di Porta Susa e rallentato in modo notevole l’attività a Porta Nuova. Canavese isolato, come anche Milano e il Nord-Est. Bloccati anche dieci treni Gtt, tra Settimo Torinese e la stazione Lingotto. Il guasto ha «graziato» soltanto la linea Lingotto-Modane. I numeri: 10 treni con ritardi medi di mezz’ora sul tratto Porta Nuova-Modane; 8 interregionali (tra andata e ritorno) cancellati sul tratto Porta Nuova-Milano e 8 regionali (tra andata e ritorno) cancellati nel tratto Porta Nuova-Chivasso; sempre sulla Porta Nuova-Milano, dieci treni con un ritardo medio di 50 minuti (le punte sono un Eurostar Milano-Torino con 100 minuti e un Torino-Milano con 150); cancellati tutti (sono 6, tra andata e ritorno) i treni sul tratto Lingotto-Milano. Decine di viaggiatori sono rimasti appesi alle voci (difficili da percepire) degli altoparlanti, che annunciavano a singhiozzo ritardi e cancellazioni. Soprattutto nella stazione di Porta Susa. La situazione ha iniziato a risolversi soltanto alle 19,30, quando le Ferrovie sono riuscite ad aggirare i problemi causati dai guasti. «Studio Lettere all’Università, sono di Aosta e aspetto il treno per tornare a casa - racconta Simona Verduci, 26 anni -. Spero che il tabellone dica il vero, indica un ritardo di pochi minuti. Torno a casa per votare, altrimenti avrei rinunciato». «Sono arrivata alle 13,40 per riuscire a prendere il treno in partenza una decina di minuti dopo per Milano - racconta Mara Angeli, la mano appoggiata sulla maniglia del trolley -. Sono le 18 e ancora aspetto. Dalle Ferrovie non abbiamo ricevuto comunicazioni». «Sono stata più fortunata di lei, ma aspetto comunque da mezz’ora» racconta Paola Piacenza, 45 anni, milanese, a Torino per lavoro. Pari attesa per Annalisa Gullotti, 23 anni: «Devo andare a Chivasso, dove spero di riuscire a prendere la coincidenza per Livorno Ferraris». Ma c’è anche chi la prende sul ridere. «La prossima volta, vengo in bicicletta» sorride Tiziana Dellamula, 40 anni, psicologa, a Torino per un convegno. Ancora: «Sono in attesa da mezz’ora, ma non è tanto questo il problema. C’è un’assoluta mancanza di spiegazioni, come anche manca qualcuno che illustri eventuali alternative. Mi hanno detto che c’è una stazione dei pullman non troppo lontano, ma ci sarà un bus che va a Milano? Come facciamo a saperlo? E gli orari?». «Guardi, sono in ballo dalle 14,30, ho perso tutto il pomeriggio per fare nulla. E adesso, spero di riuscire a tornare a casa» dice Gilberto Bogato, 42 anni, diretto a Ivrea. Spiega: «Alle 14,30 ero a Settimo Torinese, ho sbagliato a prendere un treno che arrivava a Porta Susa e sono rimasto bloccato, né avanti né indietro. Prenderò il primo che passa per tornare a Chivasso e poi cercherò una coincidenza per Ivrea. Speriamo bene». «A me è andata bene - dice Mariacristina Buffa, 40 anni -. In stazione, nessuno ha avvertito dei problemi. È stato il tassista a dirmi che c’erano ritardi e treni cancellati». «Non me ne parli, sono nero - dice Giampiero Viano, 56 anni, originario di Pralongo e finito a lavorare nella capitale francese -. Ho già perso il Tgv per Parigi alle 17,32. Ripartirò domani mattina. Ho già chiesto il cambio del biglietto. Oggi c’era gente che ci aveva messo 4 ore da Napoli a Milano e tre da Milano a Torino. Mica male, vero? È la prima volta che mi capita un ritardo del genere. Per fortuna».


La difesa di Trenitalia: “Situazione imprevedibile”

Per l’ufficio stampa delle Ferrovie di Piemonte e Valle d’Aosta è una giornataccia. «Inutile negare che qualche problema ci sia stato - spiegano -, ma abbiamo cercato di risolvere tutto nel minor tempo possibile».
Stesso guasto nello stesso punto a distanza di un quarto d’ora. Com’è possibile?
«Con l’elettronica può accadere - aggiungono alle Ferrovie -. Non è stato lo stesso tipo di guasto, anche se ha riguardato la stessa strumentazione. Tant’è che la prima volta è stato riparato in poco tempo e i disagi sono stati contenuti. Per il secondo ci è voluto molto più tempo».
Molti viaggiatori si sono lamentati della mancanza di alternative, per rimediare ai treni cancellati, ai ritardi dai 30 ai 150 minuti. «È stato valutato anche questo - dicono alle Ferrovie -, ma il sabato non è la giornata ideale per questo tipo di intervento. È difficile trovare pullman sostitutivi da utilizzare». E gli avvisi? La gente lamentava la scarsità di informazioni su quanto accadeva. «Non abbiamo ricevuto segnalazioni a riguardo. Possiamo dire, però, che abbiamo lavorato molto negli ultimi tempi proprio sulle informazioni, piazzando in molte stazioni tabelloni nuovi e più completi. Compresa Porta Susa. Il problema è un altro. Quando la situazione è in evoluzione, nemmeno noi possiamo offrire informazioni certe».

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