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Data di pubblicazione:27/06/2009
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Albenga, la protesta dei pendolari: “Il treno delle 14,15 viene annullato quasi giornalmente”
Testo dell’articolo:ALBENGA - Un treno fantasma percorre quasi tutti i giorni la linea ferroviaria Genova-Ventimiglia diretto verso il capoluogo di regione. È il regionale 2533, con partenza dallo scalo albenganese alle 14,15. I pendolari lo attendono sulle pensiline per rientrare a casa dopo la mattinata di studio o di lavoro, ma sempre più spesso quel convoglio non arriva neppure in stazione. Il mezzo usato per la prima corsa del pomeriggio proviene infatti da Genova e si ferma ad Albenga, per ripartire dopo qualche minuto in direzione contraria. Almeno nelle previsioni delle Ferrovie. Perché poi, nei fatti, la situazione cambia radicalmente.
«Purtroppo per noi viaggiatori, quel treno che arriva da Genova è quasi sempre in notevole ritardo. Così, quando giunge a Savona, le Fs decidono di fermarlo in quella stazione ed usarlo per altri servizi. In questo modo, Albenga resta senza convoglio e dobbiamo tutti salire sulla corsa delle 15,12, che passa un’ora dopo quella precedente. È uno scandalo unico nel suo genere e a questo punto sarebbe meglio eliminare la percorrenza dagli orari, perché così si prendono in giro i cittadini», protesta Fabio Schiappapietra, residente ad Albissola e quotidianamente alle prese con le inefficienze ferroviarie per raggiungere il posto di lavoro ad Alassio.
«Ai nostri problemi si sommano quelli degli utenti savonesi diretti a Ventimiglia, che quando il treno viene fermato in anticipo sono costretti a salire sull’Intercity successivo, con un aggravio di costi immotivato. Interpellando il personale ferroviario, ho scoperto che questi disservizi vengono chiamati prove di soppressione. I risultati di questi esperimenti sono davanti agli occhi di tutti: ormai servono quasi tre ore per coprire sessanta chilometri. È uno scandalo e finché continueranno ad esserci questi problemi, non presenterò l’abbonamento ai controllori, perché non si può pagare il biglietto per un servizio che non viene erogato», attacca il pendolare albissolese.

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