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Data di pubblicazione:01/07/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Torino-Pinerolo semaforo verde per il raddoppio
Testo dell’articolo:È stata firmata la convenzione fra la Regione e la Rete ferroviaria italiana che prevede oltre alla progettazione del raddoppio della Torino-Pinerolo, anche l’interramento della linea nel Comune di Nichelino. A finanziare lo studio interverrà la Regione con un contributo di 4 milioni e mezzo di euro, somma ripartita in tre anni, che dovrà coprire le spese di progettazione. Costo globale dell’intero progetto 200 milioni che sarà finanziato per 150 dal Governo, 35 dalla Regione e il resto dai Comuni. Il progetto prevede anche la soppressione di 17 passaggi a livello in nove comuni, questo significa snellire il traffico a Moncalieri, Nichelino, Vinovo, Candiolo, qui addirittura ci sono tre passaggi a livello, a None, dove gli automobilisti devono fare i conti con le sbarre abbassate in due punti del paese e poi ancora ad Airasca, Piscina, Frossasco e Pinerolo. Ma certamente è l’interramento della ferrovia a Nichelino l’opera più attesa. «E se Comune e Regione hanno fatto la loro parte – precisa il primo cittadino di Nichelino, Giuseppe Catizone – adesso ci auguriamo che anche il Governo tenga fede agli impegni». Dei trenta chilometri di ferrovia che collegano Pinerolo a Torino, 29 sono a binario unico, il che significa anche lunghe soste nelle stazioni intermedie in attesa di incrociare il treno proveniente dalla direzione opposta. Precisa l’assessore regionale alle infrastrutture Daniele Borioli: «Si tratta ora di trovare al più presto i finanziamenti per far partire i lavori di un’opera strategica per il Piemonte». A far sperare che si vada oltre alla progettazione c’è la firma nell’intesa quadro generale, siglata a Roma il 23 gennaio fra il premier Silvio Berlusconi e la presidente della Regione Mercedes Bresso, documento nel quale si decidevano gli interventi prioritari per il Piemonte. «Raddoppiare la linea ferrovia - aggiunge il sindaco di Pinerolo, Paolo Covato - significa permettere alla nostra città un maggior sviluppo, decongestionare le strade e avvicinare Pinerolo al resto dell’Europa. Dovremo creare una lobby del territorio con tutti i sindaci affinché da Roma arrivino i finanziamenti per trasformare un progetto in realtà». E certamente chi guarda con maggior attenzione a questo raddoppio sono i pendolari: «Chissà se questa è la volta buona - dice Andrea Casale, che da oltre 20 anni viaggia da Torre Pellice a Torino - certo il raddoppio ormai è necessario, ma si dovrà pensare anche al tratto da Pinerolo a Torre Pellice, dove da anni si parla di una sorta di metropolitana leggera. Ma prima ancora del raddoppio si dovrebbero evitare l’annullamento dei treni». E mentre racconta al cellulare i suoi disagi, anche ieri sera è rimasto a piedi, e ha dovuto prendere l’autobus, perché il treno delle 17,14 di Porta Susa era stato soppresso. Una storia che si ripete con frequenza e che i pendolari ben conoscono.

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