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Data di pubblicazione:08/07/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Retroscena: “Nessun rinnovo senza garanzie di qualità”
Testo dell’articolo:Le trattative tra la Regione e Trenitalia per il rinnovo del contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale sono su un binario morto e non si rimetteranno sulla giusta strada «fino a quando non avremo garanzie sul miglioramento e sul rafforzamento delle clausole che garantiscono la qualità del servizio e i diritti degli utenti», spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli.
Anzi ci sono problemi anche per quanto riguarda il mantenimento dell’attuale offerta di collegamenti, cioè per gli stessi servizi che vengono contestati dai pendolari per quanto riguarda puntualità, pulizia e vivibilità. «Non abbiamo i soldi necessari per coprire le richieste a catalogo dei servizi offerti da Trenitalia per garantire la stessa quantità dei servizi senza migliorarne la qualità», ammette Borioli. E questo nonostante alla cifra regionale si sommino i 58 milioni promessi dallo Stato ed un «eventuale sforzo aggiuntivo da parte regionale».
Insomma, il braccio di ferro continua. E il problema, dal punto di vista della Regione, è che non ci sono alternative. A dire il vero la giunta Bresso ha coltivato il sogno di lanciare una gara internazionale per l’affidamento del servizio. Di più, il bando era praticamente pronto per essere inviato all’Unione Europea ma poi «il governo ha deciso di rafforzare il monopolio delle ferrovie dello Stato», ha spiegato l’assessore nel corso del dibattito in Consiglio regionale. Come? Con due leggi, entrambe del 2009. «La prima - precisa Borioli - stabilisce che i fondi aggiuntivi spettanti alle regioni (i famosi 58 milioni, ndr) per il trasporto ferroviario locale siano destinati al rinnovo del contratto di servizio con le Ferrovie». E la seconda «obbliga le Regioni a sottoscrivere con le Fs contratti di 12 anni». E così alla fine si dovrà per forza trovare un’intesa. Difficile capire come andrà a finire anche se una cosa è certa: il rinnovo dell’accordo non risolverà tutti i problemi. Il motivo? Una rete ferroviaria «ormai al collasso», spiega ancora Borioli. Esagerazioni? Venti giugno: blocco del quadrivio Zapata. 26 giugno guasto del sistema elettrico, ancora in località Zapata. E poi 1 luglio a Settimo, blocco del funzionamento di linee aeree e del sistema elettrico. «Non si può che constatare come anni di mancati investimenti da parte dello Stato sulle infrastrutture stiano iniziando a mostrare con evidenza i risultati».
E in questo caso la palla è in mano al Governo: «Se si vuole dare credibilità ai grandi progetti di nuove reti ferroviarie, bisogna che lo Stato investa le risorse necessarie per rendere affidabile la rete esistente». E serve un’iniezione «sostanziosa e programmata di fondi per la manutenzione della rete ferroviaria».

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