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Data di pubblicazione:09/07/2009
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:“Troppi disagi per i pendolari, cerchiamo società estere”
Testo dell’articolo:I disservizi di Trenitalia sul trasporto locale hanno provocato un durissimo scontro frontale tra la presidente della Regione, Mercedes Bresso, e l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti. E alla fine la «zarina» ha deciso di rompere gli indugi e di «non accettare le condizioni di un gestore ferroviario che in realtà si comporta come un dittatore». Il Piemonte, così, sarà l’unica regione d’Italia che cercherà di affidare il servizio ferroviario locale ad un gestore con una gara internazionale. E per farlo chiederà «anche l’intervento del ministro». Una strada tutta in salita - le altre regioni hanno tutte scelto Trenitalia - ma che il Piemonte intende perseguire con tutto il suo peso istituzionale perché «non è possibile accettare un comportamento di un monopolista arrogante a cui non interessa niente della qualità del trasporto per i pendolari». E aggiunge: «Non vogliamo più avere a che fare con un simile monopolista». Tutto nasce dalla trattativa per il rinnovo del contratto di servizio che la Regione copriva con 180 milioni. Adesso, in base al catalogo delle offerte di Trenitalia, quello stesso servizio contestato quotidianamente dai pendolari vale 250/255 milioni. Anzi le Ferrovie propongono un servizio in parte razionalizzato. Lo stato mette a disposizione 58 per integrare la quota delle Ferrovie. Ad oggi ci sono 238 milioni. Secondo le Fs il resto dovrebbe tiralo fuori la Regione. La trattativa, così, si è arenata. Ieri si è rotta forse definitivamente. Bresso e Moretti si sono affrontanti e scontrati alla fine di un incontro a cui ha partecipato anche il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che è servito a dare il via libera alla firma dell’accordo di programma che permetterà di costruire il grattacielo della Regione. Bresso ha affrontato la questione dei trasporti ferroviari in Piemonte dove i disservizi sono all’ordine del giorno. E di fronte all’indisponibilità delle Ferrovie di accettare il «rafforzamento delle clausole che garantiscono la qualità del servizio e i diritti degli utenti», come spiega l’assessore ai Trasporti, Daniele Borioli, la «zarina» ha comunicato la decisione di arrivare ad una gara internazionale. Moretti non ha gradito e ha replicato con durezza. Sono volati stracci. Bresso, però, non si è mossa di un centimetro: «Faremo la gara». E aggiunge: «Non possiamo certo aumentare il prezzo dei biglietti o degli abbonamenti di fronte ad un disservizio che è sotto gli occhi di tutti gli utenti e senza garanzie di un eventuale miglioramento. Per lo stesso motivo non possiamo dirottare risorse da altri settori. E così con gli stessi fondi (238 milioni) cercheremo gestori a livello internazionale».
Dal canto suo Moretti non intende certo fare sconti. Dalla sua ha il fatto che 19 regioni su 20 hanno firmato il nuovo contratto di servizio e, soprattutto, sembra vantare una sintonia totale con il governo che ha deciso di garantire alle Ferrovie 58 milioni. E dalle Fs si sottolinea come in fondo la Regione dovrebbe aggiungere solo lo 0,3% del suo bilancio. Rottura inevitabile. Così la Bresso ha chiesto all’assessorato ai Trasporti di recuperare e aggiornare quel bando di gara già pronto per essere inviato all’Ue. La «zarina» non si è mossa a caso: «Abbiamo avuto manifestazioni di interesse». Resta da capire se si riuscirà a fare il passo successivo. La Regione sta studiando degli incentivi per «rendere accessibile l’arrivo di altri gestori». E poi c’è la trattativa che la Regione dovrà aprire con il governo per liberare quei 58 milioni destinati a Trenitalia e «che devono andare - secondo Bresso - a chi gestirà il trasporto».

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