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Data di pubblicazione:20/11/2009
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Bra ringrazia Trenitalia, pendolari e ferrovie
Testo dell’articolo:BRA - «Andare a lavorare in treno e' un problema». Marco, 40 anni, braidese, e' impiegato in uno studio a Torino e usa quotidianamente come mezzo di trasporto il treno. «Una scelta dettata anche da un rispetto per l'ambiente», argomenta. Qualche problema pero' lo incontra, cosi' come altri PENDOLARI che tutti i giorni usufruiscono del trasporto FERROVIArio Bra-Torino. Una delle contestazioni che i PENDOLARI hanno portato all'attenzione di Trenitalia e' il capolinea del treno in partenza alle 7,45. Oggi il convoglio ferma a Torino Lingotto. La richiesta e' di portarlo fino a Torino Porta Susa. Del problema e' stata intessata anche l'amministrazione comunale. Spiega l'assessore ai Trasporti, Giuseppe Bonetto: «In materia di orari FERROVIAri il Comune non ha alcuna potesta'. Tuttavia, abbiamo recepito le richieste dei PENDOLARI, ci siamo fatti portavoce e attivati con proposte migliorative verso Trenitalia». Bonetto, un passato da FERROVIEre, i problemi dei PENDOLARI li conosce bene, cosi' come i problemi tecnici per risolverli. Spiega: «Adesso Porta Susa e' stata riaperta, ma e' una stazione di transito, non puo' fare da capolinea come un tempo. I treni arrivano e procedono, non possono tornare indietro. La soluzione trovata da Trenitalia alla nostra richiesta e' quella del transito per Porta Susa e capolinea a Torino Stura. Il nuovo orario pertanto sara': arrivo a Lingotto alle 8,20, Porta Susa alle 8,28 e Torino Stura alle 8,35. Una buona soluzione. Purtroppo chi viaggia spesso non conosce questi problemi tecnici, dall'altra parte pero' i PENDOLARI hanno anche esigenze cui Trenitalia dovrebbe andare incontro. Ringrazio Trenitalia per aver voluto risolvere un problema di parecchi braidesi». L'altra richiesta accolta per il nuovo orario invernale e' la partenza del treno di ritorno. Anziche' partire da Torino Lingotto, com'e' avvenuto finora, partira' da Porta Nuova alle 11,45. Buone notizie anche sul fronte della Metropolitana FERROVIAria che, anziche' fermarsi a Carmagnola, arrivera' a Bra. Ad inizio del prossimo mese l'assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli a Bra presentera' pubblicamente il progetto. «Siamo felici di questo buon esito - spiega il sindaco Bruna Sibille - che permettera' a Bra maggiori collegamenti con Torino e, di conseguenza, maggiore possibilita' e comodita' per il nostro territorio di utilizzare i mezzi pubblici». Con il treno a vapore sulla Cuneo-Nizza, per il 30° anniversario della riapertura della linea FERROVIAria internazionale. L'appuntamento, organizzato dall'associazione «Giuseppe Biancheri» che si batte per la valorizzazione della strada ferrata della Valle Roja, e' per domenica. Lo storico convoglio, una locomotiva a vapore 740, con quattro carrozze tipo «Corbellini», partira' alle 9,20 dalla stazione di Ventimiglia. L'arrivo a Cuneo e' previsto alle 12,27. All'interno della stazione si terra' una degustazione di prodotti tipici liguri e piemontesi. Al pomeriggio, durante il viaggio di ritorno (partenza 14,30), e' prevista una tappa all'eco museo di Breil. Verra' prodotto un dvd promozionale della giornata e del territorio, con riprese del paesaggio e dei borghi delle Valli Roja, Gesso e Vermenagna . «La nostra associazione e' nata per promuovere il treno come mezzo di mobilita' sicuro, comodo, economico, eco-compatibile, in alternativa al traffico pesante che strozza e inquina la Val Roja - spiega Sergio Scibilia, presidente della ''Giuseppe Biancheri'' -. Un mezzo che puo' dare un grosso aiuto a tutta l'economia del Ponente Ligure e del basso Piemonte, con particolare riferimento alle attivita' turistiche e sportive». Le carrozze Corbellini furono costruite negli anni 50 e rimasero in servizio per trent'anni. Il nome deriva del ministro dei Trasporti nel periodo della ricostruzione post-bellica, Guido Corbellini, che ne ordino' 516 esemplari. Ogni carrozza ha la disponibilita' di 74 posti.


CAVALLERMAGGIORE «Fumata» nera nella riunione svoltasi a Torino per quanto concerne l'annosa vicenda del passaggio a livello di via Bra: le FERROVIE hanno ribadito che non e' possibile, tecnicamente, ridurre i tempi di chiusura delle sbarre lungo una linea cosi' trafficata quale quella su cui si trova la stazione di Cavallermaggiore, che dista poche centinaia di metri dal passaggio a livello. Alla riunione negli uffici della Regione in via Belfiore a Torino, hanno partecipato l'assessore provinciale alla Viabilita' Roberto Russo, il vice-sindaco di Cavallermaggiore Sebastiano Testa, l'assessore Chiara Toselli e il comandante della Polizia urbana Antonio Chiavazza. Erano inoltre presenti i portavoce del «Comitato cittadini di via Bra» Carla Marengo e Sebastiano Bertola. «Ci e' stato spiegato dice il vice-sindaco Testa che non e' possibile limitare i tempi di chiusura delle sbarre e non ci sono risorse per sostituire i passaggi a livello con sottopassi. Come Amministrazione comunale non possiamo fare altro che potenziare la segnaletica verticale che obbliga gli automobilisti in attesa della riapertura del passaggio a livello a spegnere i motori dei loro mezzi, in ottemperanza all'ordinanza del sindaco emessa alcuni anni fa». Particolarmente critica la posizione degli abitanti di via Bra, che da anni conducono una battaglia contro l'inquinamento provocato dai veicoli in sosta con il motore in moto per parecchie ore nel corso della giornata. «E' stata una riunione che non ha dato frutti commentano Bertola e Marengo -: le FERROVIE dicono che non si puo' fare niente. Non possiamo che appellarci alla Provincia per valutare quali soluzioni permetta una diminuzione del traffico». Dalla Provincia la proposta di convocare un tavolo di confronto con la partecipazione dei Comuni vicini per valutare quali soluzioni possano essere adottate al fine di deviare il traffico, almeno in parte, su altre arterie.

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