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Data di pubblicazione:03/12/2009
Fonte:La Stampa
Titolo dell’articolo:Treni pendolari, a Torino il primato dei ritardi
Testo dell’articolo:Come se non bastassero le tensioni che quotidianamente contrappongono i pendolari ai pendolari (alta e bassa velocità), i pendolari ai sindacati, gli uni e gli altri alle Ferrovie, anche Legambiente Piemonte ha deciso di mettere il dito nella piaga: cioè nel servizio di trasporto ferroviario.

Sarà un caso, ma l’indagine «Pendolaria 2009» arriva a pochi giorni dall’inaugurazione del collegamento veloce Torino-Milano, con manifestazione di protesta annessa. Se i ritardi dei treni del trasporto locale non sono una novità, colpisce il record torinese: in Italia il 69% dei treni pendolari non rispetta la tabella di marcia, sotto la Mole il fenomeno raggiunge l’81% dei casi. Nel 32% il ritardo supera i 5 minuti.

Come si premetteva, il poco invidiabile primato è certificato dall’indagine che Legambiente ha condotto tra il 23 e il 27 novembre. Per tre giorni consecutivi, dalle ore 7 alle 9, i volontari dell’associazione hanno monitorato 13 stazioni di 11 città capoluogo di provincia verificando il rispetto dei tempi di percorrenza.

A Torino i controlli hanno interessato Porta Nuova, la principale stazione cittadina. Il risultato potete vederlo in tabella:solo 20 treni (il 19%) è arrivato in orario. Pura casualità o, come sospettano i pendolari, il sacrificio dei convogli del trasporto locale - in termini di ritardi - è il frutto di una scelta deliberata volta a garantire i tempi di percorrenza dei treni di categoria superiore? In ogni caso, si tratta di numeri che non stupiscono i comitati: ieri sono stati ricevuti in Prefettura dal sottosegretario ai Trasporti Giachino per fare il punto. Due le novità: dal 4 dicembre, anche in Piemonte,cambierà l’impresa di pulizie delle carrozze (l’appalto è stato vinto da una ditta tedesca); in settimana arriveranno altri due treni nuovi.

Legambiente ha le idee chiare. Edoardo Zanchini, responsabile Trasporti: «Oggi il 70% dei finanziamenti della Legge Obiettivo è destinato a strade ed autostrade, mentre solo il 30% dovrebbe garantire lo sviluppo di ferrovie e metropolitane». Vanda Bonardo, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta: «Rendendo competitivo il treno sarebbe possibile togliere migliaia di auto dalle strade rendendo le città più respirabili». Ce n’è abbastanza per giustificare la presenza di Legambiente alla manifestazione di sabato.

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