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Data:14/04/2005
Titolo:Comunicazioni dalla Regione Piemonte (3)
Testo:In data odierna riceviamo il seguente messaggio dalla Regione, che pubblichiamo integralmente.




Gent.li Signori,
nelle ultime settimane abbiamo riscontrato un insistito sviluppo delle domande e delle richieste tese ad una riduzione tariffaria dell’accesso a servizi IC e ES.
Desideriamo ricordare a quanti in indirizzo che le disposizioni e gli accordi individuati con Trenitalia in materia di accesso agli IC sulla tratta Torino-Milano hanno avuto per obiettivo la riduzione del carico di affollamento particolarmente critico su quella tratta; tale scelta ha inoltre evidenziato l’esclusiva applicabilità a favore dei titolari di abbonamento a tariffa regionale 40/10/Lombardia da Novara a Milano, e a tariffa nazionale 21/A-21/A/TER da Torino/Vercelli a Milano nei mesi di gennaio e febbraio.
Nel mese di marzo tale iniziativa è stata reiterata facendosi la Regione Piemonte carico del differenziale economico tra la tariffa ordinaria e quella scontata.
Gli effetti di tali iniziative hanno determinato un riposizionamento dei viaggiatori ottenendo l’atteso risultato di ridurre gli indici di affollamento.
Si evidenzia come tale disposizione sia puramente transitoria, in attesa dell’introduzione di nuovo materiale rotabile ad alta frequentazione sulle tratte più critiche.
Si ricorda inoltre che le tariffe ferroviarie regionali sono calmierate da questa Amministrazione che non ha autorizzato incrementi tariffari dal 2002, pur a fronte di consistenti investimenti sui materiali rotabili ed un incremento sensibile dei treni/km del servizio ferroviario regionale.
Da quanto sopra espresso, pur comprendendo il desiderio da parte di alcuni viaggiatori di fruire di servizi di alta qualità a costi “politici”, nel massimo rispetto del denaro pubblico gestito da questa Amministrazione non si individuano le risorse e le disponibilità per autorizzare ampliamenti della fascia di utenza interessata alle dinamiche di cui sopra né ampliamenti delle tratte ferroviarie di riferimento.

Cordiali saluti.

Dott. Gilberto Borzini, Arch. Lorenzo Marchisio

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