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Data:26/10/2005
Titolo:Resoconto incontro con Assessore Borioli
Testo:Sì è svolto mercoledì 26 ottobre presso il Municipio di Alba il previsto incontro fra il nostro Comitato e l’assessore regionale ai trasporti.

Pubblichiamo un breve resoconto degli interventi più significativi del dibattito, che si è protratto dalle 17.00 alle 19.30.

Rossetto (Sindaco di Alba): fa una breve presentazione della situazione dei trasporti locali.

Rabino (Consigliere Regionale): definisce l’area oggetto del dibattito odierno, indicabile come la zona che si estende da Sanfrè a Neive, aggiungendovi S. Stefano Belbo e la Langa del Barolo.

De Giacomi (Consigliere Comunale di Alba): sono presenti al momento problemi di ordini diversi. Sarebbe opportuno avere tavoli separati per questioni tecniche e per questioni legate al futuro della linea ferroviario.

Guida (Consigliere Regionale): comunica che non solo la zona di Alba e Bra sono soggette a problemi nel trasporto ferroviario ma l’intero territorio regionale subisce analoghi disservizi. A breve vi sarà un’audizione di Trenitalia in Consiglio Regionale.

Rabino: ricorda che per il trasporto ferroviario la Regione Piemonte spende circa 160 milioni di euro.

Rossotti (Assessore provinciale): porta il saluto dell’assessore provinciale ai trasporti, impossibilitato a partecipare. Ricorda inoltre che i viaggiatori, oltre che cittadini ed utenti, vanno considerati anche come consumatori. Manifesta quindi la sua disponibilità, nella veste di assessore con delega alla tutela del consumatore, a collaborare con il nostro Comitato Pendolari per tutelare i diritti dei viaggiatori.

Ramunno (Comitato Pendolari Bra ed Alba): rinnova la richiesta a Trenitalia di mantenere invariato l’orario per il 2006 con gli stessi collegamenti previsti per il 2005.

Malcotti (Assessore ai Trasporti del Comune di Alba): sottolinea la necessità di dividere gli interventi fra quelli presenti e futuri.

Russo (Assessore ai Trasporti del Comune di Bra): a suo giudizio sono migliorati i rapporti fra utenti ed amministratori.

Pavanello (Direttore Commerciale Trenitalia Piemonte): a suo parere vanno forniti alla clientela elementi certi, credibili e costanti: non si può lanciare un prodotto difficilmente gestibile.
Sostiene che Trenitalia non riesce a onorare gli impegni presi con l’orario 2005 e ritiene che il cadenzamento alla mezz’ora si è dimostrato inefficiente: per questo motivo è stato costruito un orario Asti-Cavallermaggiore con cadenzamento orario con alcuni rinforzi nelle fasce pendolari, con particolare attenzione alle coincidenze a Cavallermaggiore, Bra ed Asti.
Non sono stati consegnati finora gli orari delle nostre linee a causa della riorganizzazione delle linee Torino-Genova e Milano-Genova.
Nell’orario 2006 sono previsti 44 treni, di cui 33 effettuati con il “Minuetto” (che col passare del tempo sta aumentando la sua affidabilità), 2 a materiale ordinario (diretto da/per Torino) e il resto con le tradizionali ALn 663/668.
Col passare del tempo il minuetto sta aumentando la sua affidabilità.

Lavella (RFI): la linea Cantalupo-Cavallermaggiore è datata (secolare), l’infrastruttura è complessa e grava su una formazione geologica sfortunata.
La linea ha già esaurito la sua vita economica: andrà dunque rifatta ex novo e per il momento si cerca di tamponare i problemi.
Ad agosto è stata effettuata una gara d’appalto in regime d’urgenza: la tratta Bra-Cavallermaggiore viene sistemata radicalmente, evitando di dover intervenire con ulteriori rallentamenti che sono dunque scongiurati. La tratta sarà disponibile da dicembre 2005.
Nella tratta Bra-Alba-Castagnole vi sono problemi alla galleria Ghersi (fra Alba e Castagnole): l’intera tratta sarà disponibile entro gennaio 2006.

Sacco (Comitato Pendolari Bra ed Alba): apprezzabile sostituire parte delle ALn 663/668 con gli ALn501/502 (Minuetto), visto che i posti offerti rimangono sostanzialmente inalterati. Ribadisce che il Minuetto invece non è un treno adatto a svolgere servizi per pendolari sulla linea Bra-Torino (come viene fatto attualmente con il treno 4525 Torino P.N. 16.40-Bra 17.30, fortemente sottodimensionato).
L’orario 2006, che ancora non conosciamo, verrà giudicato quando lo potremo analizzare a fondo.
Permane il problema dell’informazione alla clientela in caso di anomalie del servizio (annuncio ritardi, soppressioni, ecc.)
A suo giudizio non è con l’aumento (a volte sproporzionato) dei tempi di percorrenza che si risolve il problema del rispetto dell’orario, a questo proposito vengono portati due esempi: l’allungamento dei tempi sulla Torino-Fossano non ha ridotto comunque i ritardi, mentre una piccola riduzione (2 minuti) dei tempi sulla Bra-Carmagnola ha portato benefici e i treni sovente giungono a destinazione anche con 2-3 minuti d’anticipo.

Levico (Comitato Pendolari Val Vermenagna): bene l’introduzione del collegamento diretto Bra-Cuneo e viceversa, permangono i problemi nella tratta Cuneo-Limone, dove gli orari dei treni non sono coordinati con le esigenze dei viaggiatori.

Ramunno (Comitato Pendolari Bra ed Alba): sottolinea l’aumento dell’utenza del servizio ferroviario nel corso degli anni e la continua aggiunta dei collegamenti pullman diretti Alba-Torino della GTT.

Moretti (direttore esercizio RFI): quando si verificano problemi di circolazione, di norma il dirigente movimento (capostazione) non può dare informazioni perché è impegnato a costruire gli itinerari.
Sulle direttrici principali (Torino-Modane, Torino-Milano, Torino-Alessandria) e ora anche sulla Torino-Savona, con un investimento di 20 milioni di euro, si sono create, o si stanno costruendo, strutture automatizzate per fornire informazioni al pubblico. Ammette che si può ancora fare molto, ma ricorda i lavori già eseguiti e quelli tuttora in corso.

Fissore (Comitato Pendolari Bra ed Alba): ricorda i cronici problemi a Torino Lingotto in tema di annunci al pubblico.

Moretti: un treno Cuneo-Torino diretto teoricamente potrebbe impiegare anche soltanto 48 minuti. Però il problema sta nel fatto che non si riuscirebbero ad inserire molti altri treni ed inoltre questo treno non fermerebbe in nessuna stazione intermedia.
Ricorda che tra le 7.00 e le 8.30 fra Torino Lingotto e Torino Porta Nuova transita un treno ogni tre minuti.
Non è possibile avere contemporaneamente più treni, più veloci e con più fermate: bisogna effettuare delle scelte.
Il Memorario ha portato molti miglioramenti alla regolarità di marcia: in Piemonte la media è del 94% di puntualità.
Nel 2005 sono state attuate forzature per dare risposte a tutti e alla fine il sistema, troppo tirato, è andato al collasso.

Borioli (Assessore regionale ai Trasporti): con l’intera giunta regionale tornerà nella provincia di Cuneo nelle prossime settimane.
Gli utenti del servizio ferroviario per la Regione sono cittadini portatori di diritti di mobilità. Ogni anno la Regione spende fra i 160 e i 180 milioni di euro per il trasporto ferroviario.
Vanno studiati meccanismo che permettano ai cittadini di denunciare comportamenti lesivi dei propri diritti.
Auspica la conclusione dei lavori sulla linea Cavallermaggiore-Alba nei tempi prospettati.
Sottolinea che gli utenti non sono tenuti a sapere le varie sfaccettature dell’organizzazione interna di RFI e Trenitalia, ma che sono soltanto tenuti ad avere un biglietto valido per andare da una località ad un’altra ad un determinato orario.
La programmazione degli orari richiede meccanismo che consenta di avere interlocutori istituzionali (ed in Trenitalia) certi.
Il nuovo contratto di servizio, che verrà stipulato nei prossimi mesi dovrà tenere conto in qualche modo anche di:
- quali sono e come sono certificate le caratteristiche del materiale rotabile;
- se si scende sotto un certo standard di qualità, si proceda non soltanto con l’applicazione delle sanzioni ma anche alla definizione di soluzioni perché in quel caso non esiste più il servizio.
Ipotizza l’applicazione delle locomotive anfibie (diesel+elettrico) attualmente in fase di progettazione da parte di Bombardier (Savona).
Auspica il rinnovamento del modello di relazioni fra Regione ed enti locali.
In particolare, dovrebbe essere la Regione a fare gli orari e poi assegnare l’esercizio ad uno dei gestori presenti sul mercato attraverso una gara. Purtroppo, però, in Regione non vi sono le competenze tecniche ed il know how necessario per realizzare la programmazione del servizio ferroviario.
Non ritiene utili le “riunioni di quadrante”, almeno nella forma con cui sono state realizzate finora.
Prende atto che attualmente non esiste alcun coordinamento fra linee di autobus (facenti capo alla Provincia) e orari ferroviari (facenti capo alla Regione): propone l’attribuzione di risorse alle Province per ricomporre le richieste, talvolta antitetiche, degli utenti.
Conclude dichiarando che con questo orario (2006) siamo lontani dal concetto di orari concertati con gli utenti.





Foto dell’incontro
Da sinistra: Simona Rossotti, Franco Guida, Roberto Russo, Paolo Malcotti

Foto dell’incontro
Da sinistra: Roberto Russo, Paolo Malcotti, Mariano Rabino, Giuseppe Rossetto, Aldo Pavanello

Foto dell’incontro
Da sinistra: Aldo Pavanello, Moretti, Calabrò, Lavella

Foto dell’incontro
Da sinistra: Paolo Malcotti, Mariano Rabino, Daniele Borioli, Aldo Pavanello, Moretti.

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