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Data:03/10/2006
Titolo:Breve resoconto dell’incontro del tavolo tecnico regionale del 2 ottobre
Testo:Vista la nostra ormai lunga esperienza di partecipazione ai tavoli tecnici regionali, non ci facevamo illusioni: come al solito sarà un nulla di fatto per noi.
Ci siamo sbagliati: è andata anche peggio del previsto!

Oltre al mancato accoglimento di qualsiasi nostra proposta di miglioramento della situazione attuale, piccola o grande che fosse, ma comunque a costo zero, siamo sempre più consapevoli che Bra e Alba, oltre a gran parte della provincia di Cuneo sono un luogo sperduto e fuori dal mondo e non meritano alcun tipo di attenzione da parte della Regione. D’accordo, basta saperlo. Così ci possiamo trasferire tutti quanti in qualche paesino minuscolo dove fermano oltre 160 treni al giorno in direzione Torino... (anche uno ogni tre minuti, frequenza irraggiungibile persino dalla metropolitana di Torino!!!)
Il fatto che la linea Cavallermaggiore-Bra-Alba sia a binario singolo e non elettrificato non può essere una scusa per abolire decine di treni utili (rispetto all’orario 2005) almeno per due motivi: prima di tutto perché su tale linea un orario del genere esisteva, e funzionava molto bene, e poi perché altre linee della regione, a parità di condizioni, presentano una quantità di treni e una frequenza di passaggi di gran lunga superiore rispetto alla nostra linea.
In particolare, il riferimento va alla linea Santhià-Biella che prevede - nelle fasce di punta - collegamenti ogni mezz’ora e nelle altre fasce orarie circa un treno all’ora, oltre a una coppia di collegamenti diretti con Torino. È ovvio che Trenitalia si possa vantare di avere soddisfatto i pendolari, che dal canto loro sono ovviamente contenti. Perché altrove si può fare e qui, nelle sperdute lande cuneesi, è assolutamente vietato avere un servizio ferroviario degno di tale nome?

Quanto al resoconto dell’incontro, non c’è nulla da dire, se non che sembrano essere confermati per il prossimo anno gli orari che abbiamo pubblicato qualche giorno fa, che ricalcano in massima parte quelli attuali, compresi gli svarioni, gli errori e le incongruenze che noi segnaliamo ormai da un anno, senza ricevere alcun esito positivo.
L’unica richiesta accolta era una di quelle secondarie, seppure importante, ovvero la prosecuzione su Bra del treno 4563 Asti-Alba su Bra, utile quantomeno per chi necessita di spostarsi a metà mattina da e verso Alba.

Continuiamo ad auspicare il rapido arrivo di compagnie ferroviarie alternative, private o pubbliche poco importa, che ci liberino dalle persone arroganti che oggi fingono di gestire il trasporto ferroviario regionale.

Rimane soltanto quella che per noi è veramente l’ultima speranza: il tavolo provinciale, supportato dal Presidente della Provincia di Cuneo e dall’Assessore Provinciale ai Trasporti che, con il contributo unanime di tutti i consiglieri regionali eletti in provincia di Cuneo, che dovrebbe riuscire a ottenere finalmente condizioni migliori a vantaggio di tutti i pendolari della provincia di Cuneo, anche andando contro la volontà di taluni dirigenti interessati solo alla loro comoda poltrona che, col rinnovo dei vertici nazionali del gruppo Fs, forse da oggi è finalmente più traballante.


Clicca qui per leggere il documento consegnato in Regione (formato PDF, 35 kb).

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