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Data:19/10/2005
Titolo:Ennesime precisazioni in merito a quanto pubblicato su un giornale locale
Testo:Spiace dover intervenire due volte a distanza di una sola settimana, ma sono stati nuovamente travisati fatti relativi all’attività del Comitato Pendolari da un settimanale locale.

Sul numero di questa settimana di un settimanale locale è stato pubblicato un articolo che riporta un’intervista con uno dei rappresentanti del Comitato. L’intervista è avvenuta per via telefonica e il principale argomento è stato un nostro commento sull’occupazione dei binari avvenuta lunedì 10 ottobre a Carmagnola.
Non avendo avuto la possibilità di fornire un comunicato in forma scritta, l’interlocutore si è limitato a riprendere concetti già espressi ad altri giornali, quotidiani e settimanali, che hanno già nei giorni scorsi riportato il nostro pensiero (ad esempio consultabile qui).
Purtroppo all’intervistato è stata attribuita la definizione di «cani sciolti» riferita agli occupanti dei binari. Ciò non risponde a verità, ma è frutto di una libera interpretazione del giornalista: nessuno del Comitato infatti userebbe mai parole tanto offensive nei confronti di colleghi pendolari esasperati dai quotidiani disservizi. Tale espressione, inoltre, non fa neppure parte del vocabolario di chi ha rilasciato l’intervista.
Questa mattina è giunta la richiesta di precisazioni in merito a questa espressione, cosa che prontamente viene fatta.
Certo, il contenuto dell’articolo è conforme alla realtà, anche se le parole usate realmente nell’intervista non avevano quel senso di disprezzo nei confronti degli occupanti che pervade l’articolo in alcuni tratti. Al posto di «cani sciolti» l’espressione utilizzata era «soggetti isolati» oppure «persone che hanno individualmente deciso questa azione»: certo, il concetto è sempre quello, ma in queste ultime frasi non vi è alcun disprezzo o condanna, piuttosto una semplice presa d’atto di un qualcosa che è accaduto.

In un anno siamo quindi arrivati a quota tre “malintesi”, probabilmente anche a causa della nostra ingenuità.

Evidentemente siamo scomodi per qualcuno. Ne prendiamo atto. E ci regoleremo di conseguenza per il futuro, rilasciando soltanto più interviste scritte a quella testata per evitare questi spiacevoli malintesi che a nostro giudizio appaiono costruiti ad arte (in ordine cronologico, i presunti attacchi da parte nostra sono stati l’anno scorso all’allora Comitato Bandito-Sanfrè, la scorsa settimana al Comitato Passaggio a livello, questa settimana addirittura ai nostri colleghi pendolari!).

Come Comitato Pendolari non risponderemo ad ulteriori provocazioni, visto che la nostra unica ragione di esistere è il miglioramento del servizio ferroviario e non ci interessa alimentare chiacchiere inutili e, spesso, dannose.

Davide Fissore
Vincenzo Ramunno
Andrea Sacco

per il Comitato Pendolari Bra ed Alba

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